TEOLOGIA dell'ASINELLO di DIO
Elementi (cfr: http://opusdei.it/it-it/article/escriva-e-la-teologia-dellasinello/)
"…troverete un asinello legato... Scioglietelo e conducetelo.
E se qualcuno vi dirà: Perché fate questo? rispondete: Il Signore ne ha bisogno..."
Mc 11,1-10
Dagli scritti di San Josemaria Escrivà de Balaguer:
Quando si avvicina il momento della Passione e Gesù vuole manifestare in modo espressivo la sua regalità, entra trionfalmente in Gerusalemme: cavalcando un asinello! Era scritto che il Messia doveva essere un re di umiltà: Esulta grandemente figlia di Sion, giubila figlia di Gerusalemme! Ecco a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina [Mt 21, 5].
Amici di Dio, 103
Non so voi, ma io non mi sento umiliato nel riconoscermi, davanti al Signore, come un asinello. Ut iumentum factus sum apud te, sono come un asinello davanti a te, et ego semper tecum, Tu stai sempre con me. Questo è avere presenza di Dio. Tenuisti manum dexteram meam, gli dico spesso: mi hai preso per la cavezza, et in voluntate tua deduxisti me, e mi hai fatto compiere la tua volontà, cioè mi hai fatto essere fedele alla mia vocazione. Et cum gloria suscepisti me, e alla fine mi abbraccerai con forza.
Tertulia con San Josemaría, 12-IV-1971
Ecce ego quia vocasti me!, eccomi perché mi hai chiamato, ut iumentum!, come un asinello fedele che non vuole allontanarsi dal tuo fianco.
Lettera, 15-X-1948, n. 8
Oggi nella mia orazione mi sono confermato nel proposito di farmi santo. So che ci riuscirò: non perché sia sicuro di me stesso, Gesù, ma perché... sono sicuro di Te. Poi ho considerato che sono un asinello rognoso. E ho chiesto - chiedo- al Signore che guarisca la rogna delle mie miserie con la soave pomata del suo Amore: che l'Amore sia un cauterio che bruci tutte le croste e ripulisca tutta la rogna della mia anima: che io vomiti il mucchio di spazzatura che c'è dentro di me. Poi, ho deciso di essere un asinello, ma non rognoso. Sono il tuo asinello, Gesù, che non ha più la rogna. Dico così perché tu mi ripulisca, poiché non mi lascerai mentire... E del tuo asinello, Bambino Gesù, fa’ quello che vuoi: come i bambini discoli della terra, tirami le orecchie, frusta forte questo asinaccio, fallo correre quanto ti piace... Voglio essere il tuo asinello, paziente, lavoratore, fedele... Fa’ che il tuo asinello, Signore, domini la sua povera sensualità di asino, che non risponda recalcitrando allo sprone, che porti con piacere il carico, che il suo pensiero e il suo raglio e il suo lavoro siano impregnati del tuo Amore, tutto per Amore!
Appunti intimi, n. 313
Gesù, poiché sono il tuo asinello, dammi la cocciutaggine e la fortezza dell'asino per compiere la tua amabile Volontà.
Appunti intimi, n. 596
Signore, il tuo asinello vuol meritare di essere chiamato colui che ama la Volontà di Dio.
Appunti intimi, n. 711
Stamane, come d'abitudine, quando stavo per uscire dal Convento di Santa Isabel, mi sono avvicinato un istante al Tabernacolo, per accomiatarmi da Gesù dicendogli: Gesù, qui c’è il tuo asinello... Vedi Tu che cosa fare con il tuo asinello... E intesi immediatamente, senza parole: "Un asinello fu il mio trono a Gerusalemme". Questo fu il concetto che compresi, con assoluta chiarezza.
Appunti intimi, n. 543
O Gesù: aiutami, perché il tuo asinello sia completamente generoso. Opere, opere!
Appunti intimi, n. 606
Madre mia, Signora mia, Tu sai bene di che cosa ho bisogno. Prima di tutto, dolore d'Amore: con le lacrime?... Anche senza lacrime ma che mi dolga davvero, perché dobbiamo ripulire per bene l'anima dell'asinello di Gesù. Ut iumentum!...Oh!, Voglio servirgli da trono per un trionfo più grande di quello di Gerusalemme… perché non ci sarà Giuda, né orto degli Ulivi, né notte oscura… Faremo in modo che il mondo arda nelle fiamme del fuoco che sei venuto a portare sulla terra!… E la luce della tua verità, Gesù nostro, illuminerà le intelligenze in un giorno senza fine.
Appunti intimi, n. 1741
Benedetta e feconda perseveranza del mansueto asinello di noria!, nascosto, ignorato e con il passo umile: sempre lo stesso, monotono giro. E non vuole neppure sapere che il suo sudore si trasforma nel profumo dei fiori, nel gustoso sapore del frutto maturo, nella fresca ombra estiva delle piante: è lui che produce tutto il rigoglio dell'orto e ogni meraviglia del giardino.
Istruzione, 9-I-1935, nn. 220 e 221
Mi piace l'asinello perché è un animale paziente e laborioso, robusto e austero, perché è umile. Ma soprattutto, perché lavora: perché sa perseverare giorno dopo giorno facendo ruotare la noria, per tirare su l'acqua che farà fiorire l'orto. Tutto gli va bene, perfino le botte. Lavora senza fermarsi un momento, e si accontenta di una manciata di paglia o di erba.
Lettera, 15-X-1948, n. 11
La vita cristiana non va mai ridotta a un opprimente intrico di doveri, che sottopone l'anima a un'esasperata tensione; si modella sulle circostanze personali come il guanto sulla mano, e richiede che nelle nostre occupazioni abituali, grandi o piccole che siano, per mezzo dell'orazione e della mortificazione, non si perda mai il punto di mira soprannaturale. Ricordate che Dio ama appassionatamente le sue creature, e come potrà l'asinello lavorare se non gli si dà da mangiare, se non può disporre di un po' di tempo per ritemprare le forze, o se si spezza il suo vigore con troppe bastonate? Il tuo corpo è come un asinello — e un asinello è stato il trono di Dio nell'ingresso a Gerusalemme — che ti porta in groppa per i cammini divini della terra: bisogna moderarlo perché non ci porti fuori del sentiero di Dio, e incoraggiarlo perché il suo trotto abbia tutta l'allegria e tutto il brio di cui un giumento è capace.
Amici di Dio, 137
Altro:
Dal mansueto giumento, impara a portare Cristo:
impara a stare al di sotto di Cristo,
perché tu possa stare al di sopra del mondo!
(S. Ambrogio?)
Noi tutti cristiani, scrive Ambrogio, siamo gli asinelli del Signore, lieti perché portiamo i suoi misteri.
S. Ambrogio
Beato chi semina sopra ogni acqua dove calpestano bue e asino» (Isaia 32,20). Beato è colui che semina con le parole delle Scritture sia del Vecchio che del Nuovo Testamento; e calpesta le acque della lettera che uccide, per mietere il frutto dello Spirito che vivifica (2 Corinzi 3,6). Secondo l'interpretazione spirituale il bue si riferisce a Israele, che ha portato il giogo della Legge ed è un animale mondo. L'asino, carico del peso dei peccati, si intende come il popolo delle genti cui diceva il Signore: «Venite a me, voi tutti che siete travagliati e oppressi, ed io vi ristorerò» (Matteo 11,28).
Girolamo, Commento al profeta Isaia
Possedere asine vuol dire regolare i pensieri semplici dentro di noi: è vero che non sono capaci di correre con sottile intelligenza ma, quanto più camminano quasi con pigrizia, tanto più portano i pesi dei fratelli con mansuetudine. E difatti ci sono alcuni che non capiscono le cose elevate, ma si abbassano umilmente ai lavori manuali della vita quotidiana. Nelle asine, dunque, animale pigro sì, ma dedito a portare pesi, bene intendiamo i pensieri semplici, perché se riconosciamo la nostra ignoranza, più facilmente sopportiamo i pesi degli altri.
Gregorio Magno, Commento a Giobbe
Asinello mio, farò in modo che non recalcitri, non ti nutrirò di orzo, ma di paglia, ti sfinirò con la fame e con la sete, ti caricherò di un grave peso, ti metterò alla prova col caldo e col freddo, per farti pensare al cibo più che alla lussuria». Così l'asceta si rivolgeva al suo corpo, in preda ai turbamenti della carne.
Girolamo, Vita di Ilarione
Gen 16,12
Egli sarà come un asino selvatico;
la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro di lui,
e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli.
Gen 49,14
Ìssacar è un asino robusto, accovacciato tra un doppio recinto.
Es 23,5
Quando vedrai l'asino del tuo nemico accasciarsi sotto il carico, non abbandonarlo a se stesso: mettiti con lui a scioglierlo dal carico.
Dt 22,4
Se vedi l'asino di tuo fratello o il suo bue caduto lungo la strada, non fingerai di non averli scorti, ma insieme con lui li farai rialzare.
Gdc 15,15
Trovò allora una mascella d'asino ancora fresca, stese la mano, l'afferrò e uccise con essa mille uomini.
Gdc 15,16
Sansone disse:
«Con una mascella d'asino,
li ho ben macellati!
Con una mascella d'asino,
ho colpito mille uomini!».
Gb 6,5
Raglia forse l'asino selvatico con l'erba davanti
o muggisce il bue sopra il suo foraggio?
Is 1,3
Il bue conosce il suo proprietario
e l'asino la greppia del suo padrone,
ma Israele non conosce,
il mio popolo non comprende.
Ger 14,6
Gli ònagri si fermano sui luoghi elevati e aspirano l'aria come sciacalli;
i loro occhi languiscono, perché non si trovano erbaggi.
Dn 5,21
Fu cacciato dal consorzio umano e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie; la sua dimora fu con gli ònagri e mangiò l'erba come i buoi; il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché riconobbe che il Dio altissimo domina sul regno degli uomini, sul quale innalza chi gli piace.
Zc 9,9
Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme!
Ecco, a te viene il tuo re.
Egli è giusto e vittorioso,
umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina.
Mt 21,2
Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un'asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me.
Mt 21,5
Dite alla figlia di Sion:
Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un'asina
e su un puledro, figlio di una bestia da soma.
Mt 21,7
Condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere.
Mc 11,2
Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui.
Mc 11,4
Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono.
Mc 11,5
Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?».
Mc 11,7
Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra.
Lc 19,30
Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui.
Lc 19,33
Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?».
Lc 19,35
Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù.
Gv 12,15
Non temere, figlia di Sion!
Ecco, il tuo re viene,
seduto su un puledro d'asina.